La miracolosa longevità dell’Imam Mahdi
Breve analisi della miracolosa longevità dell’Imam Mahdi secondo prospettive razionali, scientifiche e religiose, con riferimenti al Corano, alla Bibbia e alle tradizioni dei profeti.
13 dicembre 2025, di Mostafa Milani Amin
La longevità dell’Imam Mahdi non contraddice la ragione né la scienza, né tantomeno le Scritture rivelate; essa trova solido fondamento nel Corano, nei testi sacri precedenti e nella potenza infinita di Dio, al quale appartengono tutte le cause e tutti gli effetti dell’universo.
La serie di riflessioni mahdiane, intitolata Verso la società ideale, è proposta agli stimati lettori con l’obiettivo di diffondere gli insegnamenti e le conoscenze legate all’Imam Mahdi (che Dio affretti la sua manifestazione).
Tra i temi legati alla vita dell’Imam Mahdi (pace su di lui), uno dei più dibattuti è quello della sua longevità. Per alcuni sorge spontaneo l’interrogativo: come può un essere umano vivere per un periodo di tempo così straordinariamente lungo?
La radice di questo interrogativo risiede nel fatto che, nel mondo contemporaneo, la durata della vita umana è generalmente limitata. Abituati a osservare e a sperimentare questo modello di esistenza, alcuni faticano a concepire una longevità eccezionale. Eppure, una vita molto lunga non è affatto impossibile né dal punto di vista razionale né da quello scientifico: l’analisi dei meccanismi del corpo umano ha condotto gli studiosi a riconoscere che l’uomo può, in linea di principio, vivere per periodi estremamente lunghi, senza necessariamente incorrere nell’invecchiamento e nel decadimento fisico.
Gli sforzi costanti degli scienziati nel ricercare metodi efficaci per contrastare l’invecchiamento e prolungare la vita non solo attestano la concreta possibilità di tale fenomeno, ma confermano anche che l’umanità ha già compiuto progressi significativi in questa direzione, aprendo prospettive sempre più ampie sul potenziale di una longevità estesa.
Oltre alle considerazioni scientifiche, anche i libri sacri e le fonti storiche attestano l’esistenza di numerosi individui, ricordati con nomi, vicende e testimonianze precise, la cui durata di vita fu di gran lunga superiore a quella comunemente riscontrata nell’epoca moderna, confermando così che la longevità eccezionale non è estranea alla storia dell’umanità.
Nel Sacro Corano vi sono due versetti (Sura aṣ-Ṣāffāt, 143-144) che non solo attestano la possibilità di una vita straordinariamente lunga, ma alludono persino alla possibilità di una permanenza che si estende fino alla fine dei tempi. Tali versetti riguardano il profeta Giona (Yūnus) e costituiscono una chiara testimonianza della capacità divina di trascendere i limiti ordinari della vita umana:
فَلَوْلَا أَنَّهُ کَانَ مِنَ الْمُسَبِّحِینَ لَلَبِثَ فِی بَطْنِهِ إِلَی یَوْمِ یُبْعَثُونَ
«Se non fosse stato che egli era dei musabbiḥīn (glorificatori di Dio), sarebbe di certo rimasto nel suo ventre fino al Giorno in cui saranno resuscitati»
Da questi versetti emerge con chiarezza che, secondo il Corano, una vita di durata straordinaria — dall’epoca del profeta Giona fino al Giorno della Resurrezione — è possibile per volontà divina. Il Corano (Sura al-ʿAnkabūt, 14) afferma inoltre, a proposito del profeta Noè, pace su di lui:
وَلَقَدْ أَرْسَلْنَا نُوحًا إِلَیٰ قَوْمِهِ فَلَبِثَ فِیهِمْ أَلْفَ سَنَةٍ إِلَّا خَمْسِینَ عَامًا فَأَخَذَهُمُ الطُّوفَانُ وَهُمْ ظَالِمُونَ
«E invero inviammo Noè al suo popolo, ed egli rimase tra loro mille anni meno cinquanta; poi li colse il diluvio, mentre erano iniqui»
Il versetto fa riferimento alla durata della missione profetica di Noè; secondo alcune tradizioni, tuttavia, la sua vita complessiva si estese fino a raggiungere i 2450 anni.
È particolarmente significativo che, in una tradizione riportata dall’Imam Sajjad (Kamāl al-Dīn, vol. 1, p. 321), si affermi:
فِی اَلْقَائِمِ مِنَّا سُنَنٌ مِنَ اَلْأَنْبِیَاءِ… فَأَمَّا مِنْ آدَمَ وَ نُوحٍ فَطُولُ اَلْعُمُرِ
«Nel nostro Qāʾim (colui che insorgerà, l’Imam Mahdi) vi sono tradizioni dei profeti… quanto ad Adamo e a Noè, la longevità»
Anche il profeta Gesù, pace su di lui, costituisce un chiaro esempio di longevità straordinaria, come attestato dal Sacro Corano (Sura al-Nisāʾ, 157-158):
وَمَا قَتَلُوهُ وَمَا صَلَبُوهُ وَلَٰکِنْ شُبِّهَ لَهُمْ… بَلْ رَفَعَهُ اللَّهُ إِلَیْهِ
«Non lo uccisero e non lo crocifissero, ma così parve loro… piuttosto Dio lo innalzò a Sé»
Il sacro Corano attesta dunque che Gesù non è morto, ma è stato fatto ascendere al cielo da Dio e farà ritorno alla fine dei tempi; ne consegue, senza alcun dubbio, che la durata della sua vita supera i duemila anni.
Anche la Bibbia riporta chiaramente esempi di uomini vissuti per secoli. Nel libro della Genesi si legge che Adamo visse 930 anni, Set 912, Enos 905, Cainan 910, Maalaleel 895, Iared 962, Enoch 365, Matusalemme 969 e Lamec 777 anni. Noè, invece, generò i suoi figli Sem, Cam e Jafet all’età di 500 anni e visse complessivamente 950 anni. Queste testimonianze confermano che la longevità straordinaria non è estranea alla tradizione delle religioni rivelate, mostrando come, sin dalle origini, l’essere umano potesse vivere periodi eccezionalmente lunghi secondo la volontà divina.
Da tutto ciò emerge con chiarezza che i seguaci dell’ebraismo e del cristianesimo, in virtù della loro ferma fede nei propri testi sacri, non possono negare la possibilità di vite eccezionalmente lunghe.
In definitiva, la miracolosa longevità dell’Imam del Tempo è pienamente accettabile sotto i profili razionale, scientifico e religioso. Essa si concilia perfettamente con la fede nella potenza infinita di Dio, a cui appartengono tutte le cause dell’universo. Se Egli lo vuole, le cause producono i loro effetti; se non lo vuole, cessano di agire. Egli può anche creare senza ricorrere a cause apparenti, manifestando così la Sua assoluta sovranità.
È lo stesso Dio che fece uscire la cammella di Ṣāliḥ dalla roccia, che rese il fuoco freddo e sicuro per Abramo, che aprì il mare per Mosè e il suo popolo, permettendo loro di attraversarlo tra due muri d’acqua. Come potrebbe, dunque, essere incapace di concedere una lunga vita all’erede dei profeti e dei santi, al compimento delle speranze dei giusti e alla piena realizzazione della grande promessa del Corano? In Lui ogni potenza trova la sua perfezione, e nulla è impossibile al Suo volere: se può operare miracoli nella creazione, come non potrebbe preservare l’Imam, guida suprema e manifestazione della Sua volontà, per tutta l’umanità?